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I predatori / regia di Pietro Castellitto / drammatico /109´ / Italia / 2020.

Il mare di Ostia appare calmo, di mattina. Un uomo bussa a casa di una signora per venderle un orologio. Qualche giorno dopo, alla stessa ora, un giovane assistente di filosofia verrà scartato dal team scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche.

Questi due fatti in qualche maniera andranno ad incrociarsi, coinvolgendo due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. I primi sono borghesi e intellettuali, come ormai sempre meno se ne trovano. I secondi sono proletari e fascisti, una contraddizione in termini. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma, e un banale incidente li farà collidere.

Un film dove i personaggi si incontrano e si scontrano, senza sapere di conoscersi, in realtà. Ognuno di loro è solo, perso in quel tratto di vita dove nessuno sembra capire i problemi degli altri. Invertire il corso degli eventi per sperare in qualcosa di meglio è la speranza che li fa andare avanti. Quanto amore e quanta ferocia servano, lo scopriranno sulla loro pelle. D’altronde, essere felici è un mestiere difficile.

Il tenore del film è il comico-grottesco che ha reso grande tanta commedia all’italiana, e bisogna riconoscere a Castellitto che gareggia con coraggio, circondandosi di un cast di attori dai personaggi complessi che rinunciano all’istrionico per lasciarsi trasportare da un vero dolore e rivela la loro umanità.

Cast: Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Vinicio Marchioni

Festival e premi

Il film ha vinto il premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura alla Mostra del cinema di Venezia 2020. Il regista Pietro Castellitto ha ricevuto il premio come miglior regista esordiente ai David di Donatello.