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We Love Art. Vision and Creativity Made in Italy

“We Love Art. Vision and Creativity Made in Italy” è un progetto di mecenatismo culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e della Fondazione Cassa Depositi e Prestiti per sostenere e favorire la realizzazione di opere d’arte da parte di otto riconosciuti artisti italiani under 35, attraverso l’incontro con otto primarie aziende italiane.

Il progetto si ispira alla mostra “Sculture nella città”, tenutasi a Spoleto nel 1962 e costituita dalle opere in metallo realizzate nelle officine dell’Italsider da un gruppo di artisti internazionali. Seguendo la medesima suggestione, i curatori di We Love Art hanno invitato otto artisti italiani delle ultime generazioni a realizzare un’opera ispirata ai processi produttivi e concettuali di altrettante importanti aziende italiane.

We Love Art è un progetto curato dal critico d’arte Ludovico Pratesi insieme al curatore Marco Bassan che intende rappresentare una nuova forma di mecenatismo,realizzato in sinergia tra pubblico e privato, con l’obiettivo di sviluppare il dialogo e la collaborazione tra creatività artistica e produzione industriale, al fine di raccontare l’impresa italiana all’estero attraverso le opere di artisti emergenti.

We Love Art é stato concepito con l’obiettivo di valorizzare il reciproco sostegno di arte, imprenditoria e settore pubblico come momento di integrazione tra genio, economia ed etica, principio di identitá della nostra cultura. In armonia con questa visione, il progetto si propone di riconnettere arte, impresa e territori, leggendo attraverso la sensibilitá e gli strumenti dell’arte contemporanea, le forme e l’impatto del fare impresa e del lavoro nel XXI secolo.

Le opere realizzate dagli otto giovani artisti selezionati per questo progetto segnano la direzione di un impegno teso a ridurre le distanze tra arte e industria, nella ocnapevolezza che gli artisti abitano il futuro per primi e che le loro domande possono diventare delle bussole capaci di indicare inedite strade per lo sviluppo sostenibile.

Gli artisti sono stati selezionati in base alla loro capacitá di costruire opere legate a processi trasformativi di carattere concettuale, attraverso linguaggi e forme espressive diverse, tutti con un’attitudine aperta verso la sperimentazione e il mondo scientifico e tecnologico.

Le imprese e gli artisti coinvolti nell’iniziativa sono: per Ansaldo Energia, Namsal Siedlecki; per CDP Immobiliare, Amedeo Polazzo; per ENI Tomaso de Luca; per Open Fiber, Benni Bosetto; per Snam, Alice Ronchi; per Terna, Giulia Cenci; per TIM, Giulio Saverio Rossi e per Webuild, Lulú Nuti.

Le otto opere realizzate con il contributo di Fondazione CDP hanno dato vita ad una mostra collettiva che ha toccato Seoul in Corea del Sud, Chongqing in Cina, New York ed approda ora a Cittá del Messico per proseguire alla volta de Il Cairo e di Berlino grazie al sostegno e alla collaborazione di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura.