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AJAYÕ – VULESS’ ‘O ‘CIELO

Vincenzo Danise, pianoforte

Teatro Santa Ana, San Miguel de Allende, GTO. Lunedì 21 giugno, h.19:00

In occasione della Festa della Musica, che si celebra in tutto il mondo il 21 giugno, vi invitiamo tutti al concerto del pianista Vincenzo Danise presso il Teatro Santa Ana di San Miguel de Allende.

Ajayo é il nuovo progetto musicale di Vincenzo Danise che racchiude composizioni originali insieme a composizioni della tradizione napoletana, messicana, brasiliana, un vero e proprio “viaggio” tra musica e magia che coinvolge sia emotivamente che letteralmente il pubblico. Ajayô, in napoletano “Vuless ‘o ‘Cielo”, è un’espressione afrobrasiliana che significa “un soffio di saluto a Oxalá” ed è spesso pronunciato in un senso simile all’espressione “se Dio vuole” o “speriamo” ed anche per salutare qualcuno. In lingua napoletana si dice “Vuless ‘O Cielo” usata in molte occasioni, dalla vittoria della propria squadra del cuore fino a situazioni più importanti.

Vincenzo Danise presenterá in concerto composizioni delle tradizioni napoletana, messicana e brasiliana. “Ajayô” è un vero e proprio “viaggio” interattivo tra musica e magia che coinvolge emotivamente il pubblico in uno scambio continuo tra l’artista e gli ascoltatori. Attraverso le sue note, Danise propone sia composizioni originali sia brani della tradizione napoletana come “Torna Maggio”, della tradizione messicana come ad esempio “Llorona”, della tradizione brasiliana e jazzistica come “O Bebado E A Equilibrista”.

Con Ajayò: Vuless’ o ciel’, Danise augura a tuti noi di poterci di nuovo abbracciare, ognuno come vuole, uomo e donna, donna e uomo, uomo e uomo, donna e donna.

Vincenzo Danise è nato a Napoli a pochi passi dalla stazione Centrale, in un rione, le Case Nuove, che negli anni è stato il regno di clan feroci. E’ cresciuto nei vicoli dove tuttora vive e da ragazzino si è trovato, come tanti in quella zona, davanti a un bivio: entrare nel “sistema” (come è chiamata la camorra a Napoli) o salvarsi. Così si è aggrappato alla sua zattera in mezzo alle onde, un pianoforte scoperto già a 6 anni. Studiava la musica e intanto faceva il cameriere dove capitava. Un giorno, neppure 15enne, stava lavorando in un circolo nautico quando qualcuno gli ha chiesto di lasciare il vassoio e mettersi al piano per intrattenere i presenti. Tra loro c’era anche Roberto De Simone, il grande compositore e fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Capisce che Danise ha talento e lo indirizza verso una maestra che segnerà per sempre la sua vita. Da quel momento non lascia più la musica, si diploma al Conservatorio di Napoli e intanto suona in giro per l’Europa con alcuni dei jazzisti più importanti: Billy Hart, Renaud Garcia-Fons, Eddie Gomez, Massimo Moriconi. Ma da bravo scugnizzo non dimentica la strada, così crea il progetto “Danise on the road”: porta il pianoforte nelle piazze di Napoli e suona il jazz tra la gente comune. E’ un successo enorme.

E’ in questo modo che si guadagna il titolo di “scugnizzo del jazz”. Vince premi, tra cui il “Waltex Jazz Competition” che nel 2009 gli permette di pubblicare il primo disco “Immaginando un trio”. Nel 2016, in Brasile, suona in diverse città e nel 2017 torna in tournée per presentare il nuovo disco “Saravà”, uscito il 10 febbraio per l’etichetta Full Heads, donando i proventi dei concerti all’ “Orquestra de Acaô” per dare un sostegno alle famiglie brasiliane che non riuscivano a sostenere lo studio della musica ai propri figli. Il suo linguaggio musicale diventa internazionale, per questo è invitato oltre che in Brasile anche in Messico e in Argentina.