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Inaugurazione della Mostra “Olivetti en Mexico. Diseno, comunicacion, arquitectura”

7 marzo – h. 12:00. Universidad Anahuac, Facolta di Design, Campus Norte de Ciudad de Mexico

L’Istituto Italiano di Cultura invita all’inaugurazione della mostra “Olivetti en Mexico. Diseño, comunicación arquitectura”, curata dall’architetto Pier Paolo Peruccio e allestita dall’architetto Alessandro Colombo, con l’assistenza museografica di Lilian Gonzalez. L’evento avrà luogo nella Facoltà di Design della Universidad Anáhuac, Campus Norte de la Ciudad de México il 7 marzo alle h. 12:00. La mostra illustra la dimensione concreta della politica culturale e industriale della Olivetti in America Latina (Messico, Brasile, Argentina, Colombia), con un particolare focus sul ruolo della società nella diffusione della cultura del progetto in Messico. Il titolo della mostra evoca infatti l’azione del “fare” e del “produrre”, ma anche del saper “comunicare” pragmaticamente le qualità estetiche e tecnologiche dei prodotti realizzati dalla Olivetti, azienda italiana fondata più̀ di 110 anni fa a Ivrea, città industriale iscritta recentemente dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’umanità̀. La mostra si compone di tre sezioni:

1.La storia dei 110 anni della Olivetti, con speciale attenzione al suo progetto industriale e sociale: macchine da scrivere, calcolatrici, computers, grafica, pubblicità e comunicazione ma anche servizi sociali per i lavoratori, riviste, editoria, progetti culturali, piani urbanistici.

2. Gli anni Cinquanta e Sessanta, con l’avvento dei primi computers e le prime riflessioni sulla sostenibilità ambientale e il futuro del pianeta (Peccei, AD Olivetti dal ’64 al ’67, fu il fondatore del Club di Roma). Erano gli anni di ELEA 9000 e del primo personal computer, Programma 101.

3. Il ruolo di Olivetti in Messico (presente dal 1949), dove negli anni Sessanta inauguró tre fabbriche (Apizaco, Tepeaca, Toluca) e si specializzó nella produzione di macchine da scrivere. Nel 1968, in occasione delle Olimpiadi, la Olivetti (forte delle esperienze positive delle Olimpiadi del ’60 e del ’64) venne incaricata dell’allestimento dell’intero sistema mediatico dell’evento, dal progetto architettonico delle 19 sale stampa, al disegno degli arredi e alla progettazione dei materiali promozionali, fino alla campagna pubblicitaria dell’evento. Olivetti si occupò anche della fornitura di tutta l’attrezzatura tecnologica (macchine da scrivere, da calcolo, telefoni, telegrafi, telex) e di molti materiali grafici che si integrarono con l’identità complessiva delle Olimpiadi messicane.

Pier Paolo Peruccio è PhD in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica nel Politecnico di Torino nel 2003. Laureatosi in Architettura nel 1998, è professore Ordinario di Design nel Politecnico di Torino. Attualmente svolge attività di ricerca nel campo della progettazione sistemica, un approccio che contribuisce a ridurre l’impatto dei flussi antropici sulle risorse naturali. Storico e curatore del design, è direttore della collana di libri Design (Allemandi e Mondadori-Electa). È autore di numerosi libri e di oltre 100 articoli sul design industriale e visivo. Ha insegnato in Europa, USA, America Latina e Asia. È Membro del Consiglio di Amministrazione World Design Organization – Montreal, Québec, Canada.

Alessandro Colombo nasce a Milano. Dopo gli studi classici e musicali si laurea in architettura al politecnico di Milano nel 1987 con Marco Zanuso. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti associati. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura. Nel 1996 cura, con Pierluigi Cerri, il disegno di Palazzo Marino alla Scala a Milano per Trussardi e nel 1998 il progetto degli spazi pubblici e delle strutture di Expo ‘98 a Lisbona. È socio fondatore di Studio Cerri & Associati e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per la Villa Reale di Monza e il Compasso d’Oro con Naòs System, unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design Idea, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il coffee cluster, Expo 2015 Milano.