Sabato 1 aprile siete tutti invitati a partire dalle 12:00 presso l’Istituto Italiano di Cultura per l’inaugurazione della mostra di Marta Roberti, Cúando era ahora, con la collaborazione con ERROR.
Questa mostra riunisce un corpus di opere costituito da disegni e sculture in bronzo che l’artista ha prodotto durante la sua residenza in Messico. Il lavoro di Marta si concentra sulla reinterpretazione delle mitologie, dei rituali, dei simboli che l’artista attraversa e raccoglie; dall’altro indaga, attraverso l’autoritratto, il posizionamento del suo corpo attuale in relazione a questi repertori perpetrati fin dall’antichità. In particolare, in questo momento il suo lavoro si concentra sul gesto come esperienza corporea comune e possibilità empatica.
La ricerca di Marta Roberti – che si manifesta in disegni e installazioni, video animazioni disegnate a mano, videoproiezioni e luce – si fonda su una visione del mondo che vede l’essere umano in un profondo e mistico legame con il mondo animale e vegetale in un costante rapporto vitale e generativo e in un processo continuo di metamorfosi delle specie. Centrale per l’artista è l’esplorazione del rapporto tra tradizione occidentale e orientale attraverso il recupero di mitologie, la rilettura del concetto di “esotico” e lontano nel tempo, il rapporto uomo-animale. Marta Roberti costruisce così un immaginario stratificato, ibridato e complesso con l’obiettivo di rendere visibili possibili identità che non rientrano negli schemi culturali dominanti dove, al centro di tutto, è un’energia vitale che si garantisce attraverso una continua metamorfosi.
Questa mostra è stata prodotta nell’ambito del progetto Lingue Sorelle cogestito da IIC México ed Error. Lo scopo di questo programma è quello di creare un’occasione di incontro tra artisti italiani e messicani, favorendo una riflessione congiunta sul concetto di traduzione basata sulla ricerca di metodi, codici, parole che approfondiscano esperienze poetiche e linguistiche, nonché linguaggi visivi o metodi di trasmissione culturale.
Marta Roberti vive e lavora a Roma. Dopo la laurea in Filosofia si è diplomata in Cinema e Video all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il disegno è il mezzo principale che declina in installazioni e video animati, attraverso i quali esplora le relazioni tra gli umani, gli altri animali e il mondo vegetale, studiandone e rielaborandone i miti e la loro rappresentazione a cavallo tra Oriente e Occidente.
Nel 2020 ha vinto il bando Cantica del Maeci e Mibact e la sua opera è entrata nella collezione dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma . Tra le principali mostre le due personali a Roma: nel 2020 There is an elephant in the room, al Pastificio Cerere e In metamorfosi presso la galleria z2o Sara Zanin nel 2021.
Ha partecipato a mostre e festival internazionali tra cui Dante Alighieri and the Italian Artists presso l’IIC di Parigi, Encounter of Imagination: dialogue between The Divine Comedy and Classic of Mountains and Seas al Pearl Museum Shanghai (2021), Io dico Io, Galleria Nazionale di Arte Moderna Roma (2021); Visions in the Making presso l’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, (2020); Wall Eyes (Johannesburg, Capetown 2019 e Auditorium Parco della Musica di Roma 2020); Something Else Biennal Off Cairo (2019), Portrait Portrait, Taipei Contemporary Art Center (2017). Durante gli anni trascorsi in Asia ha partecipato ad alcune residenze in Cina, Taiwan e Vietnam.