L’Istituto Italiano di Cultura invita all’inaugurazione della mostra “90 años México” di Paolo Gasparini, il fotografo che ha ritratto i contrasti del Messico e dell’America Latina, un viaggio visivo che ci invita a esplorare la connessione tra gli esseri umani e il loro ambiente. Attraverso il suo obiettivo, Gasparini cattura momenti effimeri che rivelano la bellezza del quotidiano e la complessità delle nostre emozioni.
Ogni fotografia è una narrazione in sé, un dialogo tra luce e ombra, natura e urbanità. Il suo lavoro ci invita a riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sulla forza dei legami umani. In questa collezione, troviamo paesaggi che sussurrano storie e ritratti che riflettono l’essenza di chi li abita.
Il lavoro di Gasparini non si limita a documentare la realtà, ma ci sfida a guardare oltre l’ovvio, a scoprire lo straordinario nell’ordinario. Attraverso le sue immagini, siamo trasportati in luoghi lontani e in momenti intimi, creando un legame profondo con ogni soggetto e ambientazione.
Immergetevi nel suo lavoro, osservate i dettagli e lasciate che ogni immagine risvegli le proprie storie.
“Una buona fotografia è come un buon film, una buona poesia, ciò che ti piace, ciò che ti porta in un universo più grande: quando una fotografia diventa poesia, allora quella è una buona fotografia” Paolo Gasparini.
Paolo Gasparini è uno dei più importanti fotografi contemporanei. Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art e del Modern Art Museum di New York e del Centro Nacional de Arte Reina Sofía di Madrid. La sua fotografia El Miliciano sarà esposta alla Biennale di Venezia del 2024.
Nato nel 1934 a Gorizia (Italia), si è recato in Venezuela nel 1951 ed è venuto in Messico per la prima volta nel 1971, accompagnato da Damián Bayón, nell’ambito di una missione UNESCO sull’architettura in America Latina. Da allora è tornato in Messico in molte occasioni.
Nel 1972 pubblica per “Verte mejor América Latina”, il libro fotografico di riferimento in sé. Nel 1985 espone al Museo de Arte Moderno e partecipa ai colloqui di fotografia latinoamericana degli ultimi decenni del secolo scorso.
Nel 2015 ha realizzato l’audiovisivo “Los presagios de Moctezuma” con testo e voce di Carlos Monsiváis e nel 2022 al Colegio Nacional Juan Villoro ha presentato il suo secondo libro dedicato al Messico: “Fotollavero mexicano”.