Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

IL FRUTTO DI UNA DIASPORA E DI UN ESILIO: LA PRESENZA ITALIANA E SPAGNOLA NELL’ARCHITETTURA MESSICANA NEL XX SECOLO.

Martin Checa-Artasu, Olimpia Niglio, Francisco Navarro, Juan Ignacio del Cueto Ruiz.Funes; Valeria Monserrat-Mendez Pineda, Hjimena Torre Rojas

Aula Enrique del Moral, Facultad de Arquitectura – UNAM, 16:30 hrs.

Nel primo quarto del XX secolo, la piccola ma attivissima colonia italiana in Messico ha realizzato numerose costruzioni civili e monumenti in diverse città. Anni dopo, a partire dagli anni ’40, un esilio derivato dalla una guerra civile, spinse in Messico un folto gruppo di architetti e ingegneri spagnoli che disseminarono enl paese numerose opere. Questa tavola rotonda analizzerá il lascito dei due fenomeni migratori: l’uno, frutto di una diaspora migrante e l’altro, di un esilio. Entrambi oggi attestano il risultato di una diplomazia culturale che deve essere indirizzo e patrimonio per le future generazioni.