Dopo LightSide, il suo ultimo album in quartetto acclamato da critica e pubblico, il clarinettista Matteo Pastorino presenta il CDMX Quintet,  un nuovo progetto nato durante le tre settimane di residenza artistica presso l’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico.
Il gruppo propone nuove composizioni e arrangiamenti appositamente concepiti e modellati per questa formazione, frutto di un intenso lavoro di ricerca e condivisione musicale. Un’esperienza sonora da non perdere, che unisce tradizione e modernità con un linguaggio personale e profondamente evocativo.
Vi aspettiamo sabato 8 novembre alle ore 19:00, Auditorio dell’Istituto Italiano di Cultura.
L’ingresso al concerto è gratuito, fino a esaurimento posti.
Voce innovativa del clarinetto in Europa, Matteo Pastorino nasce in Sardegna nel 1989.
Pubblica nel 2014 il suo primo disco in quartetto, “V”. Nel 2017 esce “SUITE FOR MODIGLIANI” con l’etichetta olandese Challenge Records, un secondo album ispirato e dedicato al pittore italiano Amedeo Modigliani con il chitarrista newyorkese Gilad Hekselman come special guest del quartetto. Nel 2025 ritorna con un nuovo album prodotto dall’etichetta italiana A.Ma Records, “LIGHTSIDE” con Domenico Sanna, Armando Luongo e la star europea del basso, Dario Deidda.
Matteo ha collaborato e collabora attivamente con grandi nomi come David Linx, Guillaume De Chas- sy, Paolo Fresu, Antonello Salis, Gilad Hekselman, Joe Sanders, Shay Maestro, Francesco Ciniglio, Raphael Imbert, Francesco Bearzatti, Nicola Andrioli, Sélène Saint-Aimé per citarne alcuni.
Si esibito in tanti paesi del mondo come la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, il Belgio, gli Stati Uniti, il Pakistan, il Senegal…
Inizia a suonare il clarinetto come autodidatta all’età di 13 anni e si appassiona velocemente al jazz grazie a suo padre contrabbassista. Dal 2002 al 2007 frequenta i seminari di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu dove comincia a approfondire lo studio di questa musica e dove vincerà diverse borse di studio negli anni. Nell’estate 2009, durante Siena Jazz, ha l’occasione di studiare con Kenny Werner, Clarence Penn, Aaron Goldberg, Miguel Zenon, qui vince la borsa di studio dei migliori allievi che gli permetterà di studiare l’anno seguente con il sassofonista statunitense Chris Potter.
Nel 2008, a 19 anni, si trasferisce a Parigi dove frequenta il corso di jazz del Conservatorio, si laurea nel 2012 con il massimo dei voti. Dal 2013 al 2020 trascorre un mese all’anno a New York per suonare, studiare e confrontarsi con i musicisti della scena newyorkese.
Nel 2016 crea il San Teodoro Jazz Festival in Sardegna.
Premi:
Borsa di Studio – Migliori Allievi NUORO JAZZ (2007) et SIENA JAZZ (2009)
Primo posto concorso per gruppi JAZZ À SAINT GERMAIN DES PRÉS, Parigi (2012)
Premio Selmer Miglior Solista (2012) grazie al quale diventa ambasciatore della prestigiosa marca. Secondo posto e premio del pubblico al concorso internazionale per solisti di Jazz di Montecarlo (2014) Premio della critica concorso internazionale Massimo Urbani (2015)
“Da Eric Dolphy a Michel Portal, passando per Bennie Maupin, John Surman o Louis Sclavis (per citarne solo alcuni), il clarinetto basso ha vissuto più di una stagione felice. Oggi risplende di una nuova luce tra le dita di Matteo Pastorino.” ROLLING STONE MAGAZINE
“Il clarinetto basso di Matteo Pastorino ci travolge con emozioni intense e penetranti, rendendo an- cora più impressionante la chiarezza pacata del suo gioco d’insieme e la sua capacità di condire i controcanti nelle frequenze più basse con un gusto ricco e avvolgente.” WYNTON MARSALIS
 
              