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Arch. Matteo Origoni, Allestimenti sostenibili: un futuro alternativo per gli eventi temporanei

Facultad de Arquitectura de la Universidad Nacional Autonoma de Mexico – Auditorio del MUCA

Il tema proposto per l’IDD 2022 – Ri-generazione: design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile – è di fondamentale importanza, non solo per gli addetti ai lavori, ma per il futuro di tutti.

Presuppone infatti che l’obiettivo principale del design non sia soltanto quello di occuparsi di questioni legate all’estetica del prodotto ma migliorare la qualità della vita e rispettare l’ambiente per offrire un mondo migliore alle generazioni future.

E per chi si occupa di progettazione legata alla comunicazione, di grafica, di prodotto, di interni, di allestimenti, presuppone un cambio di rotta epocale.

L’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico invita alla conferenza online Allestimenti sostenibili: un futuro alternativo per gli eventi temporanei, che l’Arch. Matteo Origoni, Ambasciatore del Design Italiano in Messico per l’IDD 2022, terrá in presenza presso la Facultad de Arquitectura de la Universidad Nacional Autonoma de Mexico – Auditorio del MUCA alle h. 14:00 di giovedí 24 marzo e che verrá trasmess anche sulla nostra pagina FB (@iicmessico).

La società contemporanea è una società di servizi, il capitalismo globale si sviluppa grazie ai sistemi di comunicazione e si nutre di eventi. Quante manifestazioni di carattere ricreativo, commerciale e culturale, spesso di importanza globale, vengono organizzate ogni anno?

Per comprenderne la portata non è necessario ricorrere alla statistica, ma è sufficiente fare riferimento alla nostra comune esperienza personale. Quante volte è cambiato l’allestimento del bar che frequentiamo, o davanti al quale passiamo ogni giorno, negli ultimi 10 anni? E quante volte hanno modificato le strutture espositive del nostro negozio preferito?
A quante fiere, mostre, concerti siamo stati negli ultimi tempi?

Certo, questo mondo si è in parte bruscamente paralizzato a causa dalla terribile pandemia di Covid19 che ha colpito il pianeta, ma niente fa presupporre un cambio di rotta quando l’emergenza sanitaria sarà finita.
Nonostante le tante parole spese per un “cambiamento” e un futuro diverso, si tornerà alla “normalità”, una normalità che presuppone uno spasmodico consumo di risorse.

Ma se la struttura economica mondiale non cambierà così facilmente, noi possiamo e dobbiamo necessariamente cambiare il nostro approccio progettuale. È il progetto, infatti, lo strumento fondamentale per intraprendere un percorso di transizione verso una nuova economia industriale e circolare.

Matteo Aldo Origoni: laureatosi in architettura al Politecnico di Milano, dal 2011 lavora con lo studio Origoni Steiner con il quale si occupa prevalentemente di exhibit, interior e product design, sviluppando progetti per clienti pubblici e privati, ​​tra i quali: Politecnico di Milano, Kiton, ADI, Ermenegildo Zegna, Gruppo Coesia, Panino Giusto, Riva1920, Caimi Brevetti, KCDF – Korean Craft Design Foundation, Museo delle Culture di Milano, Atlanta Design Museum, Triennale di Milano, Museo del 900 di Milano e molti altri.

I suoi lavori sono stati pubblicati su numerose riviste specializzate e selezionati per premi nazionali ed internazionali tra cui il Compasso d’Oro ADI e il premio FAD per l’architettura e l’interior design. Nel 2016 è stato finalista del premio “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana”.

È professore di Museografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e di Firenze, di Product Design presso l’Accademia di Carrara, collabora con IED Milano e con la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Milano per il corso di “allestimento”.