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Una sola amistad. La América Latina de Milan Kundera entre Dante, Rabelais y Cervantes. Conferenza di Massimo Rizzante

Tutta la nostra ispirazione, per quanto personale possa essere, è debitrice di quanto é statoscritto prima. Scriviamo alla viva presenza di tutta la letteratura, che lo si sappia o no. Come diceva Shklovski: “Le muse sono la tradizione letteraria”.

È questa la premessa dell’intervento che Massimo Rizzante, poeta, accademico, traduttore e saggista, terrà al pubblico della Fiera Internazionale del Libro di Coahuila, questo venerdì 24 settembre alle ore 12:00. nella Sala Julio Torri.

La conferenza sarà trasmessa anche in diretta streaming sulla nostra pagina FB (https://www.facebook.com/iicmessico) e attraverso il sito www.filcoahuila.org 

Massimo Rizzante, Una sola amistad. La América Latina de Milan Kundera entre Dante, Rabelais y Cervantes.

Si dice che la critica sia una forma di autobiografia, il che forse è vero quando si tratta di critica agli scrittori. Quando uno scrittore, un romanziere, un artista scrive delle sue letture, scrive la propria opera. In altre parole, ci rivela come vorrebbe che fosse letto il suo lavoro, da quale punto di vista, da quale tradizione. In modo tanto libero quanto arbitrario, ci informa della sua posizione critica, della sua posizione storica, della sua concezione letteraria. In altre parole, ci dice chi sono i suoi amici, non importa se sono vissuti cinque secoli fa o se sono suoi coetanei in un altro continente.

Massimo Rizzante (1963) è poeta, saggista e traduttore. Dal 1992 al 1997 ha preso parte al “Seminario sul romanzo europeo” diretto da Milan Kundera a Parigi. Insegna all’Università di Trento. Ha pubblicato le raccolte di poesie Lettere d’amore e altre rovine (1999), None (2007), Escuela de Calor (2013) e Una soledad sin soledad (2020). Tra i saggi ricordiamo Non siamo gli ultimi (2009), Un dialogo infinito (2015), Il geografo e il viaggiatore (2017) e L’albero del romanzo (2018). Per Adelphi ha tradotto Il sipario (2005), Un incontro (2009) e La festa dell’insignificanza (2013) di Milan Kundera e O. V. de Milosz, Sinfonia di novembre (2008). Ha curato, tra gli altri, M. Crnjanski, Lamento per Belgrado (2010), H. Broch, I sonnambuli (2010), N. Kachtitsis, Punto vulnerabile (2012), O. Lamborghini, Il ritorno di Hartz e altre poesie. (2012), J. Goytisolo, Non siamo gli utlimi (2014), TG Pavel , Le vite del romanzo (2015), R. Piglia, Critica e finzione (2018) e M. Torga, La vida inédita. Rivista di Antologia 1933-1993 (2020). Collabora con Letras Libres.