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Carlo Coccioli, L’anima, i corpi, l’opera. Conferenza internazionale

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30 agosto UNAM / 31 agosto Aula Magna IIC

Scrittore partigiano, romanziere plurilingue, guru animalista e politeista radicale, evanescente icona queer, Carlo Coccioli ha fatto di Città del Messico la sua dimora per più di cinquant’anni, divenendo un editorialista di riguardo e autore molto noto all’establishment letterario. Frequenta Diego Rivera, Octavio Paz, Carlos Fuentes e le feste della cuoca Machila Armida, scrive colonne importanti su giornali e riviste messicane: fino agli anni Novanta almeno, fu una figura molto nota pubblicamente, per certi versi “L’Italiano” con la I maiuscola dell’America Latina.

In occasione del ventennale dalla morte dell’autore italiano avvenuta nel 2003 a Città del Messico, si organizza il primo convegno internazionale dedicato alla figura peculiare dello scrittore italiano translingue Carlo Coccioli, morto a Città del Messico nel 2003.

A questo link il programma completo:

programa completo Giornate Carlo Coccioli 2023 CDMX UNAM + IIC last agosto 2023.docx (esteri.it) 

Comunicato stampa:

http://iicmessico.esteri.it/iic_messico/resource/doc/2023/08/press_giornate_carlo_coccioli_2023_cdmx_unam__iic_2023.docx

Il convegno è a cura dello studioso e scrittore Alessandro Raveggi e realizzato grazie al contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico e di partner come la Catedra Extraordinaria Italo Calvino della UNAM e AMIT. Asociación México Italianistas.

“Carlo Coccioli. L’anima, i corpi, l’opera” si terrà nella i giorni mercoledì 30 (alla UNAM presso la Facultad de Filosofía y Letras, Aula Magna, ore 10) e giovedì 31 agosto (all’Istituto Italiano, ore 10.30), con sessioni mattutine e pomeridiane alla presenza di importanti scrittori e critici italiani come Walter Siti, Massimo Fusillo, Raoul Bruni, Alessandro Raveggi nonché degli interventi di studiosi messicani o residenti in Messico come Antonio Marquet Montiel, Mariapia Lamberti Lavazza, Betty Zanolli Fabila e all’estero come Francesca Parmeggiani, Ana María González Luna Corvera, Johnny Bertolio.

Gli interventi percorreranno la vasta opera romanzesca e saggistica di un autore ancora tutto da riscoprire, tra riflessioni più squisitamente filologiche a più ampie ricognizioni del rapporto di Coccioli con la cultura queer, fino all’inevitabile legame con la cultura messicana.

Nato in Toscana nel 1920, vissuto per molti anni di adolescenza in Africa, quindi partigiano, omosessuale e animalista, Coccioli è stato un caso fuori dal comune del panorama della letteratura italiana e non solo, degno quindi di uno sguardo che ne indaghi i molteplici aspetti letterari, culturali, antropologici. Dal rapporto con la letteratura italiana del Dopoguerra, in particolare con il suo mentore Malaparte, al sodalizio con quella francese, che lo vide, scrivendo direttamente in francese, per anni tra i protagonisti riconosciuti della Parigi degli anni 50 e 60 del Novecento – pubblicato da Flammarion, Plon, La Table Ronde, tra gli altri editori, e stimato da Gabriel Marcel, Jean Cocteau e Julien Green – fino agli oltre cinquanta anni di vita e attività intellettuale a Città del Messico ed in America Latina, dove fu reporter ed editorialista in spagnolo di quotidiani di grande prestigio, e frequentò i maggiori scrittori, intellettuali e artisti messicani e latinoamericani. Tra i suoi libri, premiati e finalisti in premi quali il Campiello e lo Strega, pubblicati e tradotti in molteplici lingue, si ricordano Il cielo e la terra, Fabrizio Lupo, Davide, L’erede di Montezuma, Requiem per un cane, Piccolo karma, usciti per Vallecchi, Rusconi, Oscar Mondadori, e ripubblicati recentemente dalle edizioni Piccolo Karma e Edizioni Lindau.