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Conferenza Tra tamales, polenta, pizza e pan de muertos

L’Istituto Italiano di Cultura invita alla Conferenza di Alessandro Lupo.

“Tra tamales, polenta, pizza e pan de muertos: la circolazione e la metamorfosi degli alimenti tra Messico e Italia”.

Le sostanze alimentari che gli uomini consumano sono sempre al tempo stesso cibo e segno, nutrimento dei corpi e strumento con cui trasmettere messaggi, instaurare relazioni sociali e affermare identità. Con l’apertura delle rotte coloniali tra Vecchio e Nuovo Mondo ebbe inizio un rivoluzionario processo di scambio e rimescolamento di prodotti commestibili, che sono entrati a far parte delle tradizioni culinarie dell’Italia e del Messico, fino a divenirne pressoché degli emblemi. Nel viaggio attraverso l’Atlantico, tuttavia, gli alimenti hanno subito profonde trasformazioni, sia nelle tecniche di preparazione e di consumo che nei significati e negli usi sociali. L’esame di alcuni esempi, sia italiani che messicani, consentirà di illustrare queste metamorfosi, reinterpretazioni, innovazioni e malintesi, mostrando la grande creatività degli impieghi cui i cibi vengono sottoposti e la variabilità dei significati e dei valori che vengono loro associati.

Alessandro Lupo (Roma 1958), laureato in Etnologia (Roma 1982) con una tesi sulla residenza dei Huave del Messico meridionale, addottorato in Scienze Etnoantropologiche (Roma 1990) con una tesi sulla cosmologia dei Nahua della Sierra di Puebla, dal 1998 insegna Etnologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma (come prof. associato dal 1/11/1998 e prof. ordinario dal 1/9/2016) e dirige la Missione Etnologica Italiana in Messico, con la quale dal 1979 ha svolto 32 ricerche sul terreno per 48 mesi complessivi tra i Huave di Oaxaca e i Nahua della Sierra di Puebla su: residenza, tradizione orale (narrativa e testi rituali), cosmologia, conoscenze astronomiche, religione, rituale, concezioni e pratiche mediche native e rapporti tra popolazione indigena e istituzioni sanitarie, processi di dinamica culturale. Dal 2005 dirige attività di ricerca antropologico-medica in ambito sanitario in collaborazione con varie istituzioni di Roma e del Lazio. È vice-presidente della Società Italiana di Antropologia Medica (SIAM) del cui
consiglio direttivo fa parte dal 1995; è vice-presidente dell’Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali (ANUAC); è stato nel consiglio direttivo dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (AISEA, 1993-1998) e del Centro de Estudios de México en Italia (2000-2007). Fa parte del comitato scientifico dell’Associazione antropologia e mondo antico, della redazione di “AM Rivista della Società italiana di antropologia medica”, del comitato di redazione di “Gradhiva. Revue d’anthropologie et d’histoire des arts”

(Parigi) e di quello de “L’Uomo” (Roma), di cui è direttore dal 2014; fa inoltre parte dell’International Editorial Board di “Ethnology” (Un. of Pittsburgh), della “Revista de Antropología Social” (Un. Complutense,

Madrid) e di “Dimensión Antropológica” (INAH, Messico). Nel novembre 2006 gli è stata conferita dal governo messicano la decorazione dell’Aguila Azteca, per i suoi contributi scientifici allo studio del Messico indigeno.

Nel 2015 gli è stata conferita a Xalapa la Cattedra Gonzalo Aguirre Beltrán da parte del Centro de Estudios Superiores de Antropología Social e della Universidad Veracruzana.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura