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Cristian Chironi “La caduta delle stelle”

INVITO-CHIRONI

L’Istituto Italiano di Cultura é lieto di presentare la nuova mostra di Cristian Chironi La caduta delle stelle, dal 14 dicembre al 16 febbraio, una mostra multidisciplinare, che mette in dialogo punti di vista diversi, tra paesaggio e architettura, osservazione e rappresentazione, concepita come un ritiro abitativo nello spazio.

Apre la mostra il murale ideato durante la residenza di Chironi nell’architettura costruita da Tadao Ando sulla costa di Oaxaca. Realizzato in polvere di gesso e riposizionato nell’ambiente dell’Istituto con i colori che rimandano all’osservazione del paesaggio durante il tramonto, il momento in cui il giorno declina, il sole tinge il cielo, per poi sfumare e vedere le prime stelle cadere. Uno spazio di riflessione in cui la geometria dei colori dialoga con quella del libro di Oaxaca intagliato a mano, che ne completa la composizione. Insieme, sono un invito a tornare ad osservare la natura e il cielo, per comprendere se stessi in relazione al proprio abitare.

Nella seconda sala, il tappetto in cemento raccoglie la caduta delle stelle, attraverso l’incisione di forme eseguite con l’uso di diversi centro tavola fatti a mano. La policromia che lo corona s’ispira alla palette colore dell’architetto Juan O’Gorman.

A questi due lavori, fanno da eco le sculture nelle teche a parete, dove attraverso la piegatura di pagine da libro, i prismi triangolari delle Torri Satellite di Mathias Goeritz e Luis Barragán, insieme ad un muro della casa-studio di quest’ultimo, sono portati in una nuova dimensione spaziale e temporale.

Scaffalature, nicchia e acquasantiera, elementi caratteristici dello spazio dell’Istituto, sono lasciati vuoti e acquisiti nella mostra con la funzione di amplificarne lo stato d’animo.

Narrare con l’architettura è una caratteristica di Cristian Chironi. Da tempo la sua pratica si declina in progetti che vedono l’artista vivere e lavorare in case e residenze d’arte sparse in tutto il mondo, con una ricerca incentrata sul concetto di abitare esplorato secondo diverse prospettive, che porta l’artista a confrontarsi con culture e linguaggi e visioni sempre nuove.

 

Cristian Chironi è un artista multidisciplinare. Utilizza diversi linguaggi, facendoli dialogare spesso insieme. Ha realizzato lavori site-specific di carattere performativo e installativo, cercando sempre l’interazione con il contesto, sia esso umano (pubblico) che ambientale (spazio). Attualmente vive e lavora nelle case di grandi architetti sparsi nel mondo (Le Corbusierr, Pierre Jeannerret, Tadao Ando, Alejandro Bustillo e altri), in un percorso multidisciplinare dedicato all’“Arte dell’Abitare”. Viaggia a bordo di una FIAT 127 Special, ribattezzata Camaleonte per la sua capacità di cambiare colore.Tra le personali: Mauto National Automobile Museum Turin; Morton Street Partners Manhattan New York; Museion Bolzano; MANIFESTA13 Les Parallles du Sud Marseille; Bienalsur Bienal Internacional de Arte Contemporanéo Buenos Aires; 16a Quadriennale Rome. Tra le mostre collettive: MAMbo – Museum of Modern Art of Bologna; P420 Gallery; Museum of Modern and Contemporary Art Rijeka; Prague Biennal Art 4; Tra le performance: Magazzino Italia Art New York; Triennale Milano Performing Arts; CND – Centre National de la Dance Pantin; Fondation Suisse Paris; Netwerk Aalst; LE FAR° Festival des arts vivants Nyon; Kaai Studio’s Brussel; Fondation Cartier Paris; Les urbaines – Festival des créations émergentes Lausanne; Trama Fundacao Serralves Porto; Mousonturm Frankfurt. Tra le residenze: Lacasapark Art Residency New York City; Art-Omi Ghent; Casa Victoria Ocampo Buenos Aires; Pierre Jeanneret Museum Chandigarh; Casa Wabi Puerto Escondido; Civitella Ranieri Umbertide.

www.cristianchironi.it