LA CHITARRA, PONTE TRA EUROPA E AMERICA LATINA
Il chitarrista italiano Davide Picci presenta, giovedí 7 febbraio nell’Auditorio dell’Istituto Italiano di Cultura, un programma chitarristico che vanta un affascinante intreccio di elementi folkloristici europei e influenze latine, reso possibile dalla genialità di compositori che hanno saputo trasformare la tradizione in arte universale.
Tra questi spicca Augustín Barrios (1885-1944), il leggendario chitarrista e compositore paraguaiano, spesso definito il “Chopin della chitarra”. Le sue opere, come Mazurka Appasionata e Confesion, rappresentano una perfetta fusione di due mondi musicali: da un lato la Mazurka, danza popolare polacca resa celebre da Fryderyk Chopin, e dall’altro l’energia e la passione latina che Barrios infonde nella sua scrittura. Allo stesso modo, Confesion riflette le sue radici latine, reinterpretando la forma della romanza, un genere raffinato nato nei salotti della Francia settecentesca.
Un altro grande protagonista è Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), compositore italiano costretto all’esilio negli Stati Uniti a causa delle persecuzioni razziali. Durante il suo soggiorno a Beverly Hills, Castelnuovo-Tedesco compose la Suite Op. 133, nella quale convivono lo stile del cinema musicale hollywoodiano e le melodie della tradizione popolare europea, evidente nel secondo movimento, ispirato a una ballata scozzese. La sua ammirazione per l’impressionismo francese si manifesta poi nelle trascrizioni per chitarra di due celebri opere: Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel e Minstrels di Claude Debussy, omaggi raffinati alla grande tradizione musicale europea.
Astor Piazzolla (1921-1992) ha invece rivoluzionato il tango argentino, portandolo dai vicoli di Buenos Aires alla ribalta internazionale. Attraverso contaminazioni con il jazz e la musica classica, Piazzolla ha dato vita a un linguaggio unico e profondamente espressivo. Le sue Cinco Piezas per chitarra sola, in particolare Romantico e Campero, incarnano l’essenza del tango, arricchendolo di nuove sfumature emozionali e stilistiche.
Chiude questo percorso Joaquín Turina (1882-1949), uno dei maggiori esponenti della musica spagnola del XX secolo. La sua Sonata op. 61 è una pietra miliare del repertorio chitarristico, in cui le radici folkloristiche della Spagna si intrecciano con il linguaggio impressionista, frutto degli anni di studio che Turina trascorse in Francia.
Queste opere testimoniano il dialogo profondo tra culture e tradizioni musicali, confermando la chitarra come uno strumento capace di unire mondi diversi in una sintesi poetica senza tempo.
Davide Picci è un pluripremiato chitarrista italiano e uno dei musicisti più promettenti della sua generazione sulla scena internazionale.
Si è esibito come solista e con ensemble da camera per prestigiose stagioni concertistiche in tutta Europa e in luoghi di grande prestigio come lo Zappeion Megaron di Atene e il Parlamento Europeo a Bruxelles. Di recente il suo tour di successo in Cina, dove ha tenuto concerti e tenuto masterclass nella provincia di Shandong e a Tianjin.
Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali:
1° Premio e Premio del Pubblico XXIV Concorso Internazionale di Chitarra Ville Antony, 1° Premio Festival Internazionale dell’Adriatico, 1° Premio III Concorso Internazionale di Musica Erik Satie, 1° Premio Concorso Internazionale di Chitarra del Montenegro, 2° Premio XLIV Concorso Internazionale di Chitarra Città di Gargnano, 2° Premio IV Concorso Musicale Nazionale Grand Prix Italia Musica Giovane, 2° Premio VII Concorso Internazionale di Chitarra Moisycos, 2° Premio I Concorso Chitarristico Internazionale Corde d’Autunno, 3°Premio XLIII ConcorsoInternazionale di ChitarraCittà di Gargnano.
Davide Picci, classe 1998, ha iniziato lo studio della chitarra all’età di otto anni e si è diplomato privatista con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio ‘Niccolò Piccinni’ di Bari con il Mº Gabriella Lubello. Nello stesso Conservatorio ha conseguito il Diploma di SecondoLivello conil massimodei voti e lamenzione speciale nellaclasse del Mº Nando di Modugno.
Prosegue gli studi sotto la guida del Maestro Antigoni Gonipressoil Conservatorio Reale di Bruxelles, dove consegue il Master in Esecuzione Musicale con lode e successivamente un corso di specializzazione (corso post-laurea).
Ha preso parte al documentario ‘For The Joy of It’, dedicato alla vita del leggendario compositore inglese John W. Duarte, eseguendo alcune delle sue composizioni più belle e meno note e con la partecipazione di alcuni dei più grandi nomi della chitarra mondiale.
Nel 2023 ha vinto una prestigiosa borsa di studio belga della Fondazione Horlait Dapsens, che sostiene i suoi progetti artistici personali.Nel 2019 ha frequentato i corsi di chitarra e musica da camera tenuti dal Maestro Oscar Ghiglia presso l’Accademia Chigiana di Siena, dove ha ottenuto il diploma di merito e una borsa di studio.
Ha frequentato masterclass internazionali con rinomati maestri, tra cui Dusan Bogdanovic, Ricardo Gallén, Zoran Dukic, Elena Papandreou, Frederich Zigante, Aniello Desiderio, Eduardo, Isaac, Marco Tamayo, Massimo Lonardi