Per chiudere l’anno delle celebrazioni dantesche, non poteva mancare un omaggio musicale all’autore della Divina Commedia!
Ispiratosi a un famoso episodio della XXX canzone dell’Inferno, Giacomo Puccini compose l’opera Gianni Schicchi (su libretto di Giovacchino Forzano), nel 1918. Quest’opera, caratterizzata dal suo realismo nel rappresentare la meschinità umana e l’attaccamento al denaro, ha per protagonista un personaggio famoso per la sua astuzia, vissuto nella Firenze del XIII secolo, che realizza una truffa memorabile ai danni di eredi mossi da aviditá. Impossibile non parteggiare per Gianni Schicchi (no stante Dante lo condanni al fuoco eterno)!
I solisti dell’Ensamble de Bellas Artes e Tempus Fugit Ensamble presentano Gianni Schicchi, di Giacomo Puccini, atto unico, diretta da Christian Gohmer, venerdì 10 e sabato 11 dicembre presso il Teatro Julio Castillo del Centro Cultural del Bosque. Ingresso Gratuito.
La Secretaría de Cultura del Gobierno de México e l’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL), insieme alla Coordinación Nacional de Música y Ópera, in collaborazione con la compagnia Torre de Viento, l’Istituto Italiano di Cultura la Coordinación Nacional de Teatro del INBAL, presenta una versione dell’opera per orchestra da camera di 13 strumentisti, ispirata al contesto sociale attuale.
L’azione si svolge a Firenze nel 1299. Muore il ricco fiorentino Buoso Donati. La sua famiglia cerca disperatamente il suo testamento e scopre che l’unico erede è un convento di frati. Rinuccio, uno dei parenti più giovani, propone di chiamare il famoso truffatore Gianni Schicchi. La figlia di Rinuccio e Schicchi si amano, ma il testamento di Buoso mette a rischio i loro piani di matrimonio. Convocato dalla famiglia di Buoso, e d’accordo con loro, Gianni Schicchi si finge il morto e detta un nuovo testamento, ma contrariamente a quanto concordato con i parenti, si nomina erede. Grazie a questa dote i due giovani possono cosí unirsi in matrimonio.
A tal proposito Juliana Vanscoit, regista teatrale, commenta: “L’opera Gianni Schicchi è scritta in un modo che accentua comicamente, in tutti i personaggi, l’abiezione umana […] La nostra proposta riflette sulla dinamica tra classi sociali, sugli abusi del potere, la discriminazione sociale e l’eccessiva ambizione, nonché sul ricambio generazionale che, in una società fondata sull’inganno e sull’oppressione, premia i più furbi e non necessariamente i più forti. L’opera sfida paure e convenzioni per offrire una critica delle strutture gerarchiche consolidate”.
Collabora a quest’allestimento l’itlaiano Fabiano Pietrosanti, che ha lavorato in alcuni tra i più importanti teatri italiani, come: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro di San Carlo di Napoli, il Teatro Regio di Torino e la Fenice di Venezia. Ha curato l’allestimento scenico dell’opera Amare e fingere di Alessandro Stradella andata in scena presso il Teatro Torlonia di Roma. Nello stesso anno cura la regia dell’opera La Circe di Alessandro Stradella andata in scena presso il Teatro Torlonia di Roma. Nel 2021, mette in scena con Juliana Vanscoit e Ana Bunjak l’opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti prodotta dal Piccolo Opera Festival e andata in scena presso il Teatro Verdi di Gorizia e cura la regia dell’opera Moro per Amore di Alessandro Stradella andata in scena presso il Teatro Goldoni di Palazzo Altemps. Attualmente, lavora con la società Torre de Viento Producciones alla realizzazione di cortometraggi di animazione e alla regia di opere liriche e collabora con l’Ensemble Mare Nostrum, diretto dal Maestro Andrea de Carlo, alla messa in scena delle opere di Alessandro Stradella.