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Mosaico Codice italico di un’arte senza tempo

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L’Istituto Italiano di Cultura, l’Ambasciata d’Italia in Messico, in collaborazione con il Centro Nacional de las Artes, presentan una mostra multimediale, inedita e itinerante per raccontare l’Italia attraverso le preziose testimonianze del suo patrimonio culturale:MOSAICO. Codice italico di un’arte senza tempo” è un viaggio di 2000 anni dal nord al sud del Paese che unisce in un unico grande racconto Roma, Pompei, Aquileia, Ravenna, Palermo, Monreale, Piazza Armerina e la città sommersa di Baia. In un percorso esperienziale ed emozionale la mostra svela la storia, le raffigurazioni, le materie e i gesti che contraddistinguono alcune delle opere più iconiche dell’universo musivo italiano.

Prodotta dalla Direzione Generale per la Diplomazia culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ideata e realizzata da Magister Art, “MOSAICO. Codice italico di un’arte senza tempo” racconta e mostra al di fuori del territorio italiano alcuni dei più importanti tesori del patrimonio nazionale attraverso contenuti audiovisivi inediti, riprese subacquee e con droni, materiali d’archivio, animazioni grafiche e una colonna sonora appositamente composta.

Il percorso espositivo è articolato in sette stazioni, in un viaggio che parte dalla Collezione Farnesina del MAECI, con alcuni dei più importanti artisti italiani del XX e del XXI secolo che si sono misurati con il mosaico lasciando tracce indelebili di tecnica e creatività.

La prima protagonista dell’esposizione è Roma, il cui passato si anima attraverso i mosaici custoditi nei Musei Capitolini e nelle due basiliche altomedievali: Santi Cosma e Damiano e Santa Prassede. La storia passa poi per una delle più lussuose dimore di Pompei, la Casa del Fauno, tra le migliaia di tessere che compongono la testimonianza della Battaglia di Isso. Il mosaico pavimentale della Basilica di Aquileia cambia prospettiva tra le pareti della stazione successiva, in un intreccio di narrazioni iconiche e allegoriche all’indomani dell’Editto di Costantino che garantì anche ai cristiani la libertà di culto. La terza stazione è dedicata a Ravenna, alla dimensione spirituale, resa da una rinnovata luce riflessa sull’oro delle tessere, del Mausoleo di Galla Placidia, della Basilica di San Vitale e di Sant’Apollinare in Classe. Al patrimonio musivo della Sicilia sono dedicate due stazioni: l’epoca di Ruggero II rivive in un itinerario solenne dei suoi luoghi sacri, dal Duomo di Monreale alla Cappella Palatina alla Martorana. Usi, tradizioni e costumi dei Romani si snodano lungo i corridoi e le stanze di un ritrovamento archeologico di valore inestimabile: la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Per l’ultima stazione sarà necessario inabissarsi figurativamente nel Golfo di Napoli: i mosaici del Parco Archeologico Sommerso di Baia si mostrano oggi a chi si immerge per scoprire un porto, le strade, i luoghi di villeggiatura dell’aristocrazia romana e della famiglia imperiale fino al III secolo d.C.

Tra sostenibilità e innovazione, la mostra viaggia di paese in paese grazie a Magister ArtBox, una soluzione di exhibition design sviluppata per la gestione dei processi di montaggio, allestimento e smontaggio delle mostre itineranti adattabili a spazi espositivi di diversa natura e senza elementi di scarto.

“MOSAICO. Codice italico di un’arte senza tempo” rappresenta un’occasione inedita per scoprire l’unicità, la ricchezza e la storia del patrimonio musivo italiano.

 

Centro Nacional de las Artes

Dal 22 marzo al 12 maggio

Ingresso libero