Nell’ambito della Semana de Cine Italiano, presso la Cineteca Nacional, questi i titoli oggi in programmazione:
IL COLIBRÌ (regia di Francesca Archibugi, con Pierfrancesco Favino, Nanni Moretti, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, 2022, 126’)
Cineteca Nacional, Sala 8, 15:30
Il colibrì segue la vita tumultuosa e avvincente dell’oculista Marco Carrera, dagli anni ’70 a oggi, ripercorrendo i suoi rapporti sentimentali con donne come Luisa, il suo amore platonico e gli anni di matrimonio con Marina. In questo percorso che è la sua vita, Marco riceverà l’aiuto del suo psicanalista. Tra grandi salti temporali senza una narrazione lineare, questa epopea familiare approfondisce amori impossibili, perdite dolorose e quiete in un mondo di caos.
LA STRANEZZA (diRoberto Andò, con Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Renato Carpentieri, Donatella Finocchiaro, 2022, 103′)
Cineteca Nacional, Sala 8, 18:15 hrs.
Nel 1920 in Sicilia per un breve soggiorno, Luigi Pirandello s’imbatte in un imprevisto che lo porterà a incontrare due singolari figure di teatranti, Onofrio Principato e Sebastiano Vella, due dilettanti che stanno provando con gli attori della loro filodrammatica un nuovo spettacolo. L’incontro tra il geniale autore dei Sei personaggi in cerca d’autore e questa scalcinata compagnia amatoriale sarà foriero di molte sorprese.
IL SIGNORE DELLE FORMICHE (regia di Gianni Amelio, con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco, Leonardo Maltese, Anna Caterina Antonacci, 2022, 130′)
Cineteca Nacional, Sala 8, 20:30
Alla fine degli anni 60 si celebrò a Roma un processo che fece scalpore. Il drammaturgo e poeta omosessuale Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.