L’Inquisizione spagnola e le altre inquisizioni che ebbero giurisdizione nei regni della monarchia cattolica, nella penisola iberica, in Italia, nelle Indie occidentali e orientali, ebbero una fisionomia specifica, guerriera ma allo stesso tempo mediatrice, per garantire l’ortodossia cattolica tra i sudditi e gli stranieri. Questa esperienza sociopolitica e religiosa si sviluppò per oltre di tre secoli, nell’immensa geografia imperiale. L’obiettivo principale del convegno internazionale “Inquisizione e impero spagnolo (Spagna, Italia, Fiandre, Indie)”, Città del Messico, 28-31 ottobre 2024, che fonde due precedenti esperienze congressuali, il VI Colloquio Internazionale dell’Inquisizione nella Nuova Spagna e il III Congresso Internazionale “Inquisizione e cripto-giudaismo, secoli XVI-XVIII”, che riunisce più di 50 relatori, conferenzieri e presentatori di libri, intende ridisegnare quel volto, ridefinire ipotesi e tematiche, nonché postulare nuove domande su come e il perché del Sant’Uffizio nell’intera monarchia ispanica. Un insieme di proposte originali che vanno dai momenti precedenti alla sua fondazione, nel XV secolo, attraversano l’età di Ferdinando d’Aragona, a metà tra due secoli, fino ad arrivare all’estinzione, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.
L’Istituto Italiano di Cultura ospita l’ultima giornata del Congresso il 31 ottobre a partire dalle ore 9.00.
In allegato il programma del congresso.