Inaugurazione: sabato 1 ottobre, h. 12:00 / Instituto Italiano de Cultura
Nel 1922 la vita di una giovane attivista e fotografa di origine italiana cambia per sempre quando arriva in Messico. Ciò che ha vissuto in questo paese ha determinato la sua posizione politica e gli ha fatto scoprire che una macchina fotografica potrebbe essere un’arma rivoluzionaria. La donna dietro la macchina da presa si chiamava Tina Modotti.
Il Messico è stato fonte, promotore e testimone del suo lavoro fotografico e del suo impegno politico. A 100 anni dall’arrivo di Tina Modotti in Messico, questa mostra intende celebrare la sua eredità creativa e artistica attraverso gli occhi di sei creatori che, attraverso il loro lavoro, interpretano e riflettono sugli ideali artistici e sociali per i quali l’anima dissidente del Messico Tina ha lottato per tutta la sua vertiginosa esistenza.
Gli artisti italiani Alessia Rollo, Alberto Mesirca, Serena Vittorini e gli artisti messicani Cannon Bernáldez, Cecilia Ramírez, Eunice Adorno, affidandosi a un linguaggio multimediale composto da foto, testimonianze, installazioni e atti performativi, fonderanno i diversi linguaggi in un esperienza che è allo stesso tempo una mappa geografica emotiva e umana.
Gli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura diventeranno il palcoscenico in cui voci e sguardi contemporanei, attraverso diversi linguaggi artistici, si ispireranno alla figura di Tina Modotti e alle idee che le sue immagini, al di là della realtà che rappresentano, ci svelano
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 18 novembre 2022 presso l’Istituto Italiano di Cultura (Francisco Sosa 77, Col. Coyoacán).
Curatrice: Anna Dusi
Artisti: Alessia Rollo, Alberto Mesirca, Cannon Bernáldez, Cecilia Ramírez, Eunice Adorno e Serena Vittorini.
Ringraziamo in particolare la Galleria Patricia Conde